Rapporti Scuola-Famiglia
La Riforma Scolastica pone l’accento sull’assunzione di responsabilità della famiglia e sulla sua compartecipazione, assieme all’Istituzione Scolastica, per la formazione della persona nella sua interezza culturale e affettivo-relazionale. In tal senso la famiglia esce da un’ottica di delega ed assume un ruolo più attivo e consapevole volto ad attivare un processo unitario e condiviso. La formazione degli allievi presuppone, perciò, la necessità di un patto educativo scuola¬-famiglia, di cui diventa sempre più importante rivendicare l’operatività per favorire un’azione educativa continuativa ed efficace, per aiutare l’allievo a costruire e a realizzare il suo progetto di vita, portandolo a trasformare le sue potenziali capacità in competenze, non solo disciplinari ma anche relazionali e comunicative.
La legge n. 53/2003 evidenzia la necessità di instaurare rapporti di alleanza e fiducia fra Istituzione scolastica e famiglie, per una fattiva collaborazione, al fine di costruire, insieme allo stesso alunno, un percorso adeguato che lo porti ad essere persona ed individuo responsabile, in grado di fare delle scelte e di realizzarle, avvalendosi dei vari apprendimenti formali, non formali e informali acquisiti nei molteplici percorsi formativi. In particolare, la collaborazione tra docenti e genitori permetterà di meglio valutare, mediante una triangolazione di punti di vista, l’efficacia e l’efficienza delle offerte formative e di curvare tempestivamente la proposta didattica sul soggetto in evoluzione. Ai genitori non è più richiesta, quindi, una partecipazione intesa come semplice accettazione passiva di proposte, offerte, richieste, ma una nuova assunzione di responsabilità con la possibilità di esplicitare bisogni e aspettative, ma anche di offrire risorse e contributi di cui la scuola si potrà avvalere.